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25 maggio 2011 3 25 /05 /maggio /2011 20:06

Fondato nel 2006, il Micca Club è diventato in pochi anni un punto di riferimento sulla scena dell'intrattenimento nazionale e non solo: è un locale di design dalle atmosfere retrò, ricco di proposte culturali che spaziano dagli spettacoli di Burlesque e Varietà, fino ai concerti jazz e ai djset in vinile, sempre con un adeguato servizio di cocktail e aperitivi.

Il Micca Club, in via Pietro Micca 7a a Roma, vicinissimo alla stazione Termini e alle fermate della metro A Vittorio Emanuele e Manzoni, è un locale dal carattere internazionale, che lo avvicina molto ai club di New York, Londra e Parigi.


 La direzione artistica, molto ricettiva e attenta di fronte ai nuovi stimoli in arrivo dal panorama estero, rende il Micca Club un locale all'avanguardia e sempre al passo con i tempi.

Per esempio il genere del Burlesque, molto in voga in Italia dallo scorso anno, è stato recepito e fatto proprio dal locale già nel 2006, con primo burlesque show del 2006 con Amber Topaz e con il primo Rome Burlesque Festival nel 2007.

Da non tralasciare inoltre l'Accademia dell'Arte del Burlesque, sempre riproposta dopo il successo dell'edizione con la maestra Mademoiselle Agathe. Ad oggi il Micca Club si è già aperto all'espressione più “nuova” di questo genere, proponendo spettacoli a teatro ispirati al Burlesque (La Dolce Diva Burlesque Show) o spettacoli come il Velvet cabaret, uno show ricco di personaggi come ballerini
di tip tap, cantanti, illusionisti come negli spettacoli di Burlesque dei primi 900.





Aspetti positivi del locale:

la proposta d'intrattenimento innovativo è accompagnata da un bar di qualità da un arredamento sofisticato al punto giusto.

Aspetti negativi:

il repertorio musicale è piuttosto particolare e può non incontrare i gusti di tutti.

Party. [Vector]
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24 maggio 2011 2 24 /05 /maggio /2011 20:01

In Italia l'e-commerce, ovverosia la comunicazione e la gestione di attività commerciali tramite modalità elettroniche, ha conosciuto una rapida e notevole crescita, soprattutto negli ultimi anni.

I dati raccolti da una ricerca italiana del 2008 stimano che l'e-commerce in Italia abbia avuto un valore di 4,868 miliardi di euro nel 2007, con una crescita del fatturato del 42,2%. Gli ordini on line eseguiti in Italia nel 2007 sono stati circa 23 milioni.

Nel 2009 l’e-commerce italiano ha avuto un valore, sempre stimato, di 10 miliardi di euro. I principali campi in cui si sono articolati gli acquisti on line sono:

  • il tempo libero (fondamentalmente il gioco d’azzardo), che con il 42,2% copre quasi la metà del mercato;

  • il turismo, con il 35%;

  • l’elettronica di consumo, con l’8,7%.

Questa evoluzione testimonia l’uscita dell’e-commerce dalla dimensione di nicchia: il mercato nazionale ha chiuso l’anno 2010 con una crescita del 16% rispetto al 2009, con una velocità doppia rispetto al mercato inglese e statunitense (+8%), superiore anche a quello tedesco (+12%) e quasi a pari con quello francese (+15%). I settori in crescita per il 2010 sono stati:


  • l'abbigliamento, con il 43% in più rispetto al 2009;


  • gli alimentari, con il 19% in più rispetto all'anno precedente;


  • le assicurazioni, con il 18% di crescita rispetto al 2009.

e-Shopping Trolley with Globe
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24 maggio 2011 2 24 /05 /maggio /2011 18:52

La crisi della famiglia ha portato a una progressiva perdita di forza di questo tradizionale modello sociale: il suo ruolo può essere almeno in parte rimpiazzato da altre forme di socializzazione in cui l’individuo può trovare il supporto e le risposte necessarie all'affermazione della propria personalità e del proprio posto nella società.

Uno dei contesti di socializzazione e di condivisione di valori e di ideali più forti è lo sport: spesso le società sportive e le associazioni dilettantistiche hanno l'importantissimo ruolo sociale di togliere i giovani "dalla strada" e di offrire loro uno scopo e un obiettivo verso cui incanalare le proprie energie.

Lo sport, infatti, risponde sia al bisogno di senso di appartenenza che a quello di acquisizione e condivisione di valori e, soprattutto, alla necessità dello sviluppo e dell'interiorizzazione di una disciplina fisica e mentale.

Perfette da questo punto di vista le arti marziali, discipline in cui l’individuo matura una grande consapevolezza del proprio corpo e della propria interiorità, unite a un nuovo modo di rapportarsi con se stessi e con gli altri. Come dice il filosofo cinese Laozi, Chi conosce gli altri è sapiente, chi conosce se stesso è saggio.

Quando si pratica un’arte marziale si entra a far parte di una scuola e quindi si va incontro a una realtà fatta di aggregazione, amicizia e spirito di gruppo, di condivisione di ideali comuni come la passione per l’arte e l'interesse per il benessere e l'equilibrio psicofisico, così come la condivisione di valori alti e globali come il pacifismo e la mancanza di sentimenti negativi quali l'invidia e la competizione: il vero nemico è dentro noi stessi, e non fuori.

Aikido P4181178
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24 maggio 2011 2 24 /05 /maggio /2011 18:49

L'inserimento del bambino all'asilo nido è un momento molto delicato e rappresenta una vera e propria prova per i genitori.

Si tratta, infatti, della prima occasione in cui il bambino è separato dalla madre o comunque dal padre o dai nonni, e si trova ad affrontare il mondo esterno come individuo. È importante proprio per questo che l'asilo nido sia un ambiente protetto, gestito in modo serio e affidabile, dove il bambino sia messo in condizione di fare esperienze che lo aiutino nella crescita psicofisica ed emotiva.

L'inserimento all'asilo nido deve essere graduale e deve svolgersi in gruppi piccoli che si avvalgono del supporto e della collaborazione dei genitori: i bambini infatti tendono a vivere il passaggio dall'ambiente domestico conosciuto nei primi mesi o anni di vita a quello sconosciuto ed esterno alla famiglia come un momento di difficoltà e crisi. Per evitare il più possibile traumi al bambino è necessario che le educatrici diventino dei veri e propri punti di riferimento costante per i piccoli allievi dell'asilo, così da farli sentire al sicuro e permettere loro di superare le paure e le incertezze iniziali.

Fondamentale, inoltre, il rapporto e il dialogo tra i genitori e le maestre: un clima di armonia tra i due punti di riferimento infonderà sicurezza nei bambini.

kindness
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23 maggio 2011 1 23 /05 /maggio /2011 11:03

La spugnatura è una tecnica semplice e divertente che ci permette di portare un tocco di novità e freschezza in una stanza, con pochi semplici passi.

Come si esegue la spugnatura?

Innanzitutto è necessario procurarsi:

  • una spugna marina originale;

  • la vernice adatta alla parete che vogliamo tinteggiare, e del colore che abbiamo scelto;

  • un contenitore per miscelare la vernice con l'acqua;

  • giornali e teli di plastica e nastro adesivo per "mettere in sicurezza" l'ambiente che abbiamo deciso di decorare.

Una volta che ci siamo procurati il necessario e che abbiamo predisposto la stanza con teli e giornali in modo che il colore vada a finire solo sulla parete o sulle pareti che vogliamo tinteggiare, possiamo procedere con la spugnatura.

Sarebbe preferibile spugnare una parete trattata con una base di vernice lucida, perché fa risaltare di più il colore delle spugnature.

E' necessario acquisire una certa abilità per dosare la quantità del colore necessario a produrre l'intensità desiderata sulla parete, e per capire come va tenuta la spugna e come è possibile ruotarla per far distribuire la vernice in maniera delicata ed omogenea: è consigliabile fare dei tentativi su dei fogli di giornale, e poi cominciare a decorare la parete a partire da un punto non particolarmente visibile, per esempio dall'angolo in basso a sinistra, o da un bordo che può essere in seguito coperto con l'arredamento.

sponge
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10 maggio 2011 2 10 /05 /maggio /2011 18:56

La Repubblica Popolare Cinese è un Paese dalla cultura millenaria, ricco di scenari suggestivi e moderne metropoli, attrazioni turistiche che vanno dai templi ai musei alle moderne zone commerciali. Un museo di recente edificazione e unico nel suo genere è il museo del Taijiquan di Chenjiagou, nella provincia dello Henan.

Il villaggio è il luogo d'origine storicamente accertato del Taijiquan della famiglia Chen, disciplina che unisce i principi della Medicina Tradizionale Cinese ai concetti della filosofia cinese dello Yin e dello Yang con le tecniche marziali.

Nel piano di riqualificazione urbanistica e turistica della zona in corso negli ultimi anni, spicca la costruzione del Museo del Taijiquan, inaugurato ufficialmente nell'agosto del 2009.

Il museo ha sede in una pagoda di cinque piani che si erge al centro di una vasta e suggestiva piazza la cui pavimentazione ha la forma di un gigantesco diagramma del Taiji (comunemente noto come Tao) contornato dai Bagua, gli otto trigrammi, affiancata da alcune statue piuttosto stilizzate che raffigurano varie posture del Taijiquan.

I cinque piani del museo presentano una sorprendente raccolta di documenti storici cartacei, armi e abiti appartenuti a vari maestri del passato, informazioni su tutti gli stili di Taijiquan che hanno avuto origine dal Chen (Yang Wu, Sun...), materiali audio visivi vari che testimoniano l'enorme diffusione di quest'arte marziale in Cina e all'estero e una raccolta dei libri pubblicati sull'argomento, sempre sia in Cina che all'estero .

Dall'ultimo piano della pagoda, con pareti realizzate principalmente in vetro è possibile godere di una vista a perdita d'occhio sul villaggio e sulla pianura circostante, la culla del Taijiquan.

Museo di Chenjiagou
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10 maggio 2011 2 10 /05 /maggio /2011 12:09

La culla del Taijiquan stile Chen, arte marziale cinese che integra i concetti filosofici di Yin e Yang con i principi della Medicina Tradizionale Cinese e con tecniche marziali, è il villaggio di Chenjiagou (letteralmente il burrone della famiglia Chen), nella provincia dello Henan.

Il villaggio si trova a pochi chilometri dal capoluogo della contea, la cittadina di Wenxian, distante circa due ore di macchina da Zhengzhou, capoluogo della provincia dello Henan e aeroporto principale della zona.

La povertà tipica della campagna cinese è mitigata in questo luogo dall'influsso benefico del Taijiquan, enorme risorsa sia psicofisica che, in questo caso, economica: l'intero villaggio trae beneficio dallo sviluppo di quest'arte marziale.

I bambini e i giovani frequentano le numerose scuole di Taijiquan presenti sul territorio del villaggio, ricevendo una formazione specifica e di altissimo livello qualitativo, che li prepara a diventare istruttori qualificati per insegnare e diffondere la disciplina sia in patria che all'estero.

Gran parte della popolazione è ancora dedita all'agricoltura, ma il turismo è in costante ascesa: sono numerosissimi i cinesi e gli stranieri che si recano in visita al villaggio e risiedono per periodi più o meno lunghi in una delle scuole ostello dei principali Maestri della famiglia, come per esempio Chen Bing e Chen Xiaoxing.

Numerosi monumenti storici sono stati ristrutturati, tra cui il tempio degli antenati, ed è inoltre stato edificato il museo del Taijiquan, unico museo su tutto il suolo cinese interamente dedicato a quest'arte, con interessantissimi documenti e reperti distribuiti sui cinque piani di una suggestiva costruzione a pagoda.

Sempre più facile, grazie alla diffusione di internet, contattare uno di questi ostelli e organizzare un viaggio di turismo marziale: un'esperienza unica e indimenticabile.

chenjiagou
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10 maggio 2011 2 10 /05 /maggio /2011 11:58

Che cos'è il Reiki e quali sono i suoi effetti benefici sulla salute?

Il Reiki, termine giapponese che indica l'energia universale, è un metodo di riequilibrio dell'energia individuale che agisce tramite il leggero tocco delle mani dell'operatore Reiki su varie parti del corpo di un'altra persona (in questo caso si parla di trattamento Reiki) o sul corpo dell'operatore stesso (in questo caso si parla di autotrattamento).

Il tocco dell'operatore, persona che ha ricevuto una speciale attivazione energetica da un Maestro, funge da tramite tra il paziente e l'energia universale, con il risultato di rimuovere eventuali blocchi energetici che possono formarsi per vari motivi nel corpo e nella mente di ognuno.

Ristabilendo l'equilibrio tra l'energia individuale e quella universale, il Reiki contribuisce all'avvio di un processo spontaneo di guarigione: si tratta di un aiuto validissimo per rimettersi in contatto con la propria natura e la propria essenza più profonde e per imparare a considerare gli eventi da un punto di vista nuovo e più completo, imparando ad accettare ed interpretare il corso delle cose anziché subirlo o contrastarlo.

Il processo ovviamente è fortemente personale e diverso da individuo a individuo: i punti in comune riscontrabili già dopo il primo trattamento sono un generale senso di rilassamento e benessere, la scomparsa di eventuali dolori muscolari dovuti a contratture, mal di testa e simili. Proseguendo con i trattamenti si arriva gradualmente a una maggior introspezione e a un miglioramento globale dello stato di salute psicofisica.

1 japanese sceal reiki Hanko 1 sceau japonais représentant le mot Rei
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8 maggio 2011 7 08 /05 /maggio /2011 23:12

L'arrivo della stagione estiva porta sempre con sé la voglia di colore: dall'abbigliamento agli accessori, arrivando anche al trucco. Quest'anno la passione si è accesa di fluo.

Dopo una primavera ricca di grigio taupe, rosa pastello e blu navy le passerelle in preda a un irresistibile ritorno agli anni '80 si tingono di tinte davvero forti e di sicuro effetto. Per tutte le fashioniste sarà quindi d'obbligo avere nel proprio guardaroba, accanto ad abiti di tessuti leggeri con fantasie floreali, capi di tessuti lucidi e cangianti di colori fucsia, arancio, verde erba, blu elettrico, viola e giallo. Per chi ha un debole per il look eighties non sarà un problema rispolverare qualche mini abito fucsia da abbinare ad un blazer nero dalle spalle ampie, aggiungere una maxi pochette di vernice giallo o arancio, completare il tutto con accessori degli stessi toni, possibilmente bangles di resina, cerchietto con maxi fiocco di raso e orecchini vistosi. Chi invece ancora non è pronto a lasciare i rassicuranti toni pastello, può lanciarsi semplicemente nella scelta di accessori degli stessi toni ma in versione fluo: plateau o open toe, fusciacche o cinte obi saranno un alleato per sentirsi a proprio agio ma comunque di tendenza.

Ovviamente è irrinunciabile un make up adeguato: puntate sui nuovi smalti turchesi, gialli e arancio o sull'intramontabile fucsia, coordinate l'ombretto e abbondate con il fard o non saranno '80!

shoe
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8 maggio 2011 7 08 /05 /maggio /2011 23:10

L'Analisi Bioenergetica, creata da Alexander Lowen a partire dagli anni Cinquanta del '900, è una rielaborazione e uno sviluppo della teoria e della pratica terapeutica di Wilhelm Reich, di cui Lowen era stato paziente e allievo.

Wilhelm Reich era stato allievo di Freud, ma si era distaccato da quest'ultimo negli anni Venti, poiché non condivideva la teorizzazione del principio di morte, responsabile, secondo il maestro, dell'allontanamento del paziente dal percorso di guarigione.

Reich, invece, tramite l'osservazione clinica arrivò a delle conclusioni completamente nuove: le resistenze dei pazienti altro non erano se non atteggiamenti difensivi, difese non solo psicologiche ma anche fisiche, strutturate nel corpo sotto forma di tensioni muscolari croniche. Ogni persona organizza una struttura difensiva psicosomatica a partire dalla nascita, in risposta a eventi traumatici o stati carenziali protratti. In queste strutture difensive, chiamate da Reich "armature caratteriali" esistono precise corrispondenze tra tensioni somatiche e vissuti emozionali rimossi. Diventa così possibile intervenire a livello terapeutico non solo tramite la comunicazione verbale ma anche in modo diretto, fisico, lavorando sul corpo.

Il passo avanti compiuto da Lowen consiste nell'aver compreso la necessità di alternare momenti di rilassamento a momenti di lavoro espressivo per arrivare allo scioglimento delle tensioni muscolari, anziché limitarsi a lavorare direttamente sui pazienti per ottenere tale scioglimento, come faceva invece Reich.

Questo metodo, che prevede l'esasperazione delle tensioni muscolari preesistenti e involontarie tramite movimenti volontari agiti sotto il dominio dell'Io, forma, insieme all'analisi del carattere e al principio basilare reichiano di identità funzionale tra tensione muscolare e blocco emozionale, il cuore dell'analisi bioenergetica.

In una seduta di analisi bionergetica, infatti, paziente e terapeuta non parlano soltanto: la prima parte, dedicata alla comunicazione verbale, è integrata da una seconda parte in cui il paziente esegue, sotto la guida del terapeuta, una serie di movimenti, esercizi e forme di contatto corporeo appropriati alla sua tipologia caratteriale e ai vissuti emozionali emersi nel corso della seduta stessa.

Altri due elementi fondamentali dell'analisi bioenergetica sono:

  • il grounding, la capacità di essere in contatto con il proprio corpo e con le proprie emozioni, capacità acquisibile solo a patto di sciogliere i muscoli contratti;

  • la respirazione, che deve essere libera e profonda per permettere all'ossigeno di alimentare i processi metabolici del corpo, per rifornirlo dell'energia di cui ha bisogno, energia che può riprendere a fluire liberamente per tutto il corpo una volta che riusciamo a sciogliere le tensioni.
Ginnastica al parco
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